“Il trailer è un breve filmato promozionale di un film di prossima uscita. Solitamente proiettato al cinema prima dell'inizio dello spettacolo in programmazione, con l'avvento della televisione e del web viene distribuito anche in questi media. Il loro scopo è quello di suscitare interesse verso il nuovo film, mostrando alcune sequenze selezionate, spesso le più forti, divertenti o intriganti”.
Ci siamo chiesti: perché no il trailer a teatro? Perché non offrire al pubblico una selezione di spettacoli che andranno in scena nel corso della stagione a venire?
La risposta è arrivata immediatamente da alcuni attori già cari al pubblico torinese, che hanno aderito all’idea apprezzandone la possibilità di incontrare non solo il proprio pubblico di affezionati, ma anche gli affezionati di altri colleghi professionisti. Inoltre in questo momento difficile per il teatro, come per la Cultura tutta, date le scarse risorse pubbliche e private, una serata trailer, a costo d’ingresso ridotto, può rappresentare un incentivo per un tipo di pubblico non prevalentemente teatrale.
I professionisti del teatro, della televisione e del cinema che si avvicenderanno il 22 maggio alle ore 21 presso il Teatro Gobetti di Torino in Trailer sono: Beppe Tosco, Michele Di Mauro, i Panpers (Andrea Pisani e Luca Peracino), Alberto Farina, Matteo Negrin.
Una serata impegnata, leggera e divertente, sull’onda di quanto già accade da molti anni, con gli “Assaggi di stagione” presso il Teatro de’ Servi di Roma.
Ingresso 12 euro, 10 ridotto
Info: 347.2547687 – info@annacuculogroup.it
Di seguito le trame degli “spettacoli-trailer”:
SCRIPTA VOLANT
di e con Beppe Tosco
Dopo aver lavorato per anni come attore teatrale, e dopo aver lasciato il teatro per scrivere per la radio, per la tv e per la carta stampata, Beppe Tosco ha pensato che fosse arrivato il tempo per mettere le due cose insieme. Così ritorna a salire su un palco, ma questa volta per recitare le cose che scrive.
Perché ‘Scripta volant’? Perché lo spettacolo è fatto di parole scritte nel corso degli anni, ma che pronunciate davanti al pubblico volano, e ancora perché lo stile di Beppe è lieve, di per sé vola. Le parole diventano vita, prendono corpo, e la vita che raccontano è quella di tutti noi.
Uno spettacolo scritto per far ridere, certamente, ma non solo. Nello scrivere Beppe ha sempre cercato di trovare le parole per stupire raccontando ciò che abbiamo sotto gli occhi ma che fatichiamo a vedere. Ed è questo in fondo il suo mestiere: individuare le nostre piccole o grandi prigioni, trovarne l’aspetto comico e riproporle così trasformate all’attenzione di tutti.
In vista dello spettacolo su cui sta lavorando, FEROCEMADEGUERRA (del selvaggio dolore di essere uomini), con F. Bracchino, F. Brizzolara, C. Viscovo, che debutterà al Festival delle Colline il 15 e 16 giugno, Michele Di Mauro presenta ‘letture sciolte’.
il progetto nasce dal desiderio di indagare le possibilità effettive di nuovi processi creativi, in cui i metodi consueti, e le conseguenti fasi di lavoro e gli obiettivi, siano messi in discussione.
‘Un monologo per 4 attori’, che, a seconda dei luoghi, dei tempi e delle condizioni, prenderà delle forme diverse; e pure gli spazi in cui farlo, potranno essere all’altezza di questo pensiero decostruttivo: spazi perfetti o sconvenienti, grandi teatri o piccole alcove.
Non si tratta di adattare lo spettacolo, ma di assumersi la responsabilità di scegliere la soluzione migliore, di volta in volta.
THE AKKATTAPPARA SHOW
con I Panpers
Per la prima volta nella storia, i nostri devices ci consentono di portare sempre con noi musica, video, apps, contatti: il nostro mondo interiore. Da fruire, esibire, confrontare in un continuo scambio reale/virtuale.
THE AKKATTAPPARA SHOW parte da una impossibile ‘interrogazione’ di due studenti e arriva subito alla loro apparente ragione di vita: le apps.
Le apps sono le infinite applicazioni per il loro smartphone (l’ i-Phonz), una per ogni argomento possibile e impossibile. E i due studenti, inevitabilmente, scaricano l’applicazione sbagliata che prende immediatamente possesso delle loro menti. È l’inizio di una corsa frenetica e divertentissima tra miti e tendenze giovanili.
L’universo di Tolkien, le saghe horror amatissime dai teenagers, Justin Bieber, uno psicologo alle prese con l’unico zombie sulla faccia della Terra ... ma anche la vita in famiglia o momenti di puro e semplice stand-up.
Mondi che vengono portati alle lo ro naturali, estreme conseguenze e da queste traggono lo spunto comico per fulminee e surreali battute, a riprova della vena creativa dei Panpers e dell’esistenza di un folto pubblico giovane che non vuole solo frasi tv ripetute alla nausea ma essere colto di sorpresa e ridere con la pancia e con la testa.
THE AKKATTAPPARA SHOW è scritto dai Panpers con Cristiano Fantechi e Antonio Losito.
LA MIA FAMIGLIA E ALTRE VOLGARITA' (titolo provvisorio)
Con ALBERTO FARINA
REGIA: ANTONELLA RICCHIUTI
AUTORI: CRISTIANO FANTECHI, GIOVANNI BOGNETTI.
Ritrovatosi immerso nella più banale delle leggende urbane, Alberto ci racconta se stesso, la sua famiglia, il suo mondo. Niente di più semplice. Niente di più complicato.
Perché la famiglia di Alberto non è esattamente quella del Mulino Bianco. Se li portassero al Mulino Bianco, probabilmente lo occuperebbero e quella che produrrebbero non sarebbe esattamente farina.
In un lungo standup, sovente interrotto dalla mamma o dai parenti, Alberto ci svela il mondo delle periferie romane. Lo fa con il suo stile anglo-romano, con un uso massiccio ed esilarante del turpiloquio. (perché nessuno direbbe ‘prostituta’ a Corviale o al Laurentino 38). Col suo appeal da Romanzo Criminale, da ragazzo anni 70 calato nel 2013, Alberto disegna quasi la versione contemporanea di un ‘Brutti, sporchi e cattivi’ ormai divenuto stato permanente.
Ma non c’è da stupirsi: è sempre stato così, dai tempi della Suburra. Il popolo di Roma esiste sempre e nonostante tutto. Quelli come Farina erano l’essenza della Suburra. E la Suburra era l’essenza di Roma.
Situazioni surreali, iperboliche e quasi-vere narrate come se fossero di contorno alla sola cosa importante per Farina: la sua ragazza l’ha lasciato. E lui parla, racconta…
Senza pensare nemmeno per un attimo alla situazione nella quale si trova e alla responsabilità epocale che gli è piovuta sulle spalle.
Ma, alla fine, ce ne accorgeremo tutti noi….
Post@Elettronica
Con Matteo Negrin
Mi sono abbeverato alla fonte della musica elettronica per dieci lunghi anni. Ho ascoltato suoni che solo l'immaginazione di un DJ poteva concepire. Ho visto giovani ballare fino alle sei del mattino su ritmi sempre più veloci. Ho aspettato che il popolo della notte facesse ritorno a casa.
Ne sono uscito solo, nudo, con una chitarra fra le mani.
E ho cercato qualcosa da suonare.